Conferimento Cittadinanza Onoraria del Comune di Fidenza a Piero Terracina

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Cari Genitori e Ragazzi del Gruppo Scout Fidenza 2,

con la presente vorremmo invitarvi alla cerimonia di conferimento da parte del Comune di Fidenza della Cittadinanza Onoraria al Sig Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti all’orrore dell’Olocausto, che avverrà giovedì 14 marzo alle ore 18 presso il Ridotto del Teatro Magnani (Fidenza).
Il Gruppo Scout Fidenza 2 si è fatto promotore di questa iniziativa che il Comune di Fidenza, nella figura del Sindaco Ing. Andrea Massari, ha prontamente accolto e resa possibile.
Nel 2016, a conclusione di una attività educativa proposta dal nostro gruppo scout, abbiamo avuto la possibilità di conoscere Piero in un incontro aperto a tutta la cittadinanza, fornendo a tutti i presenti un’opportunità di crescita civile, morale, umana e storica.
A partire da quell’esperienza abbiamo continuato con maggior convinzione a promuovere tali valori nella nostra azione educativa sul territorio, organizzando (oltre ad attività direttamente rivolte ai nostri ragazzi), altri incontri pubblici con testimoni di rilievo.
In breve ripercorriamo la vita di Piero Terracina: nato a Roma il 12 novembre del 1928, espulso dalla scuola pubblica, dopo la promulgazione delle leggi razziali fu deportato il 17 maggio del 1944 a Auschwitz- Birkenau insieme altri 7 componenti della sua famiglia. Piero fu l’unico a rimanere in vita. Immatricolato con il numero A-5506, lottò per la sopravvivenza fino alla liberazione il 27 gennaio 1945 ad opera dell’esercito Russo.
Da decenni si spende instancabilmente nel testimoniare la propria esperienza di vita, svolgendo incontri con scuole, associazioni ed istituzioni, contribuendo così non solo a diffondere la conoscenza degli orrori di un passato non ancora troppo lontano, ma anche a diffondere una sensibilità verso i temi dell’accettazione dell’altro e della tolleranza che costituiscono la base per una cittadinanza attiva anche in quei ragazzi e giovani verso i quali ci spendiamo come associazione educativa AGESCI.

Riteniamo che il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Fidenza a Piero Terracina possa essere, in questo momento storico ed a poca distanza dal triste anniversario dell’ottantesimo anno dalla promulgazione delle leggi razziali (1938-2018), un messaggio ed un gesto di grande valore e risonanza, che possa ulteriormente aiutare nel diffondere quel sentimento di accettazione e ferma condanna di violenza raziale che Piero ormai da anni contribuisce attivamente a diffondere e di cui il nostro gruppo vuole farsi portatore.

Vi aspettiamo numerosi

                                                                               GRUPPO SCOUT FIDENZA 2

Fiammetta Borsellino “Il coraggio di decidere da che parte stare”

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“Il più grande insegnamento di mio padre è stato quello che nella vita è necessario decidere da che parte stare. Dalla parte della vita e del bene comune oppure da quella dell’illegalità e della morte”.

Con queste parole Fiammetta Borsellino ha introdotto il suo forte ed applaudito intervento alla serata promossa dal Gruppo Scout Agesci Fidenza 2 e da Libera dal titolo: “il futuro della legalità”, che si è svolta mercoledì 16 gennaio presso l’auditorium San Michele di Fidenza.

Fra i tanti tantissimi presenti che hanno riempito la grande sala erano presenti il Sindaco di Fidenza Andrea Massari, il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi, il cancelliere della curia vescovile don Alessandro Frati, il parroco di San Michele don Marek, gli assessori Davide Malvisi ed Alessia Frangipane, il comandante della stazione Carabinieri Paolo Gerali e molte altre autorità civili, militari e tantissimi giovani.

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Dopo il saluto del sindaco Andrea Massari che ha ricordato come sia oggi indispensabile essere dei giovani ed adulti che sanno fare delle scelte nella vita, il responsabile del Gruppo Scout Fidenza 2, Paolo Zilioli Reggi, ha introdotto la serata richiamando la famosa

frase di Lord Robert Baden Powell sulla necessità di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato e contestualizzandola all’interno della “Giornata del Pensiero” (giornata in cui gli Scout di tutto il mondo ricordano il proprio fondatore, riflettendo sull’impegno sociale dello scautismo).  Il Giornalista Paolo Bonacini ha quindi portato un breve ma quanto mai preoccupante quadro di quello che ha rappresentato per la nostra regione il processo “Aemilia”, appena concluso, che ha visto emettere complessivamente quasi 1500 anni di carcere nei confronti di 220 imputati tra i quali il capo famiglia Nicolino Saracino.

DSC_3014Oltre trecentomila pagine di verbali processuali e 195 udienze ci hanno mostrato la ragnatela delle infiltrazioni mafiose nella nostra regione che prosperano per la loro capacità di fornire risposte ai bisogni di molte realtà anche economiche.

Come ha più volte ricordato il Pubblico Ministero della Dda di Bologna Marco Mescolini la mafia ha potuto fare quello che ha fatto perchè gli imprenditori hanno avuto vantaggi.

 

Forte e toccante la testimonianza di Fiammetta Borsellino, terza figlia del giudice Paolo trucidato con gli uomini/donne della sua scorta in via D’Amelio a Palermo avvenuta il 19 luglio 1992.

“Mio padre come Giovanni Falcone – ha detto Fiammetta Borsellio – erano cresciuti in uno dei quartieri più difficili e problematici di Palermo. Hanno scelto di lottare per migliorare la loro terra.

Essere magistrato era per mio padre come una missione di responsabilità e di servizio allo Stato.Dopo tanti anni e quattro processi (Borsellino quater) il giudice dell’ultimo ha definito la strage di via D’Amelio come uno dei più grandi depistaggi della storia d’Italia”.

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Fiammetta Borsellino ha quindi spiegato cosa è emerso grazie alle ultime indagini: “per anni si è dato credito alla testimonianza del pentito Scarantino, al quale si è voluto credere malgrado fossero evidenti molti fatti che portavano alla sua inattendibilità. La seconda grande anomalia di questa drammatica tragedia è rappresentata dal coinvolgimento dei servizi segreti fin dall’inizio delle indagini. Il dott. Bruno Contrada allora terzo nella catena di comando del SISDE, il servizio segreto civile, si trovava in via D’Amelio pochi minuti dopo la strage. Solo dopo il pentimento e la conseguente testimonianza del mafioso di Gaspare Spatuzza è iniziata ad emergere la verità.

Il più grave danno causato dal depistaggio è stato quello di aver allontanato la verità facendo passare gli anni…oggi dopo 26 anni ci rendiamo sempre di più conto come sia difficile arrivare alla verità su quello che è successo”. Molto bello e toccante il ricordo del rapporto tra il padre e la sua scorta: “come famiglia abbiamo sempre seguito mio padre condividendo fino in fondo la sua missione e quello che voleva dire nella nostra vita di tutti i giorni e quindi anche con il convivere con la scorta. Il suo ricordo è legato anche a quei giovani uomini e donne che lo seguivano sempre.

Mio padre li trattava come dei figli ed aveva con loro un grande rapporto umano. Parlare di loro mi emoziona ancora oggi, in quanto erano per noi ragazzi non solo come dei “familiari” ma soprattutto perchè hanno dato la vita per un Italia migliore. Io non sono più felice se si trova il colpevole/li della strage ma piuttosto perchè arrivando alla verità è più facile che certe cose non succedano più“.DSC_3000

Alla domanda di un giovane studente sul perchè la mafia non è stata ancora sconfitta la Borsellino ha risposto: “La mafia non è stata sconfitta perchè lo Stato ci ha dialogato. Mafia e politica operano e agiscono nello stesso territorio: o si fanno la guerra o collaborano. Oggi esistono tanti movimenti antimafia e se ne parla tanto, ma c’è molta poca consapevolezza che la mafia si combatte innanzitutto grazie all’istruzione. La conoscenza che deriva da una buona scuola è il primo antidoto alla sconfitta della mafia. Se siamo capaci di creare giovani che sanno pensare, che hanno una loro coscienza e conoscenza dei loro diritti e doveri allora abbiamo messo le fondamenta per una comunità solidale che sa guardare alla giustizia e non verso altre scorciatoie che portano velocemente verso l’illegalità”.

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Un grande applauso ha salutato Fiammetta che ha ringraziato di cuore per il calore dei giovani fidentini.

Fiammetta Borsellino a Fidenza

Locandina Fiammetta Borsellino 2019 - Stampa

FIAMMETTA BORSELLINO E IL FUTURO DELLA LEGALITA’

Il 16 gennaio alle ore 20.45 presso la sala multimediale dell’oratorio di S. Michele, via Carducci n. 51, sarà ospite speciale ad un incontro aperto a tutta la cittadinanza Fiammetta Borsellino, figlia del noto magistrato.

Fiammetta Borsellino ripercorrerà la propria storia personale,  segnata in giovane età dall’attività di lotta alla mafia condotta dal padre, ma getterà uno sguardo anche sul presente e sul futuro. Titolo della serata è infatti “il futuro della legalità”, ovvero ci si chiederà quali sono le sfide da affrontare come normali cittadini per non farci sovrastare da un’indifferenza che lascia sempre più alle mafie e alla corruzione il controllo dei nostri territori.

Condurrà la serata il giornalista Paolo Bonacini, che da anni segue le problematiche legate alla criminalità organizzata e la cronaca del processo Aemilia.

L’incontro è organizzato dal Gruppo Scout Fidenza 2 come momento di condivisione con tutta la cittadinanza in vista della “Giornata del Pensiero” del prossimo 22 febbraio, annuale ricorrenza che lega gli scout di tutto il mondo e li chiama ad una riflessione sul loro ruolo e impegno nella società. Il tema scelto per la serata, quello della legalità, è sempre più attuale e vivo nell’azione educativa Scout, ma soprattutto dalla grande azione di sensibilizzazione svolta in tutto il Paese da Libera,      co-organizzatrice della serata.

La serata è promossa dal Comune di Fidenza.

La Luce di Betlemme “Tutti portatori di Pace”

LA LUCE DI BETLEMME E’ ARRIVATA  A FIDENZA

Accolta da tante associazioni e fedeli, risplenderà sul Natale fidentino

 

luce 2018 1    Domenica sera 16 dicembre , è stata accolta in Cattedrale a Fidenza , la Luce della Pace da Betlemme. Dalla grotta della Natività è giunta fino a noi e ha illuminato i partecipanti presenti alla veglia di accoglienza, presieduta dal Vescovo Ovidio Vezzoli. Quest’anno il tema della veglia era “Tutti portatori di pace” a sottolineare che tutti siamo chiamati a fare ognuno la propria parte per costruire nella propria vita e nella propria quotidianità gesti e relazioni di pace. Nessuno si deve sentire escluso da questo compito , siamo tutti coinvolti. Il Vescovo ha ricordato con insistenza l’importanza di” non far spegnere la lampada di Dio “ soprattutto dentro di noi per compiere  scelte di dialogo, di perdono , di solidarietà che vincano sulla solitudine , sull’egoismo e sulla violenza del nostro tempo difficile . L’iniziativa nella nostra diocesi è stata promossa dai gruppi scout di Salsomaggiore e Fidenza e ha visto la partecipazione attiva di Azione Cattolica, Caritas , Fede e Luce , movimento Neo Catecumenale, Foulard Blancs . Ai rappresentanti dei gruppi è stato chiesto durante la veglia di ricordare e simbolicamente offrire un poco di incenso per un paese martoriato dalla guerra o afflitto da altre violenze. Nelle preghiere sono state così ricordati: la Siria, l’Ucraina, il Congo , la Nigeria , il Messico , la Libia , lo Iemen, il Sud Sudan.

La Luce rimarrà custodita in Cattedrale fino all’Epifania,  a disposizione di chi vorrà accendere un lume e far risplendere nella propria casa questa speciale Luce.

Gli scouts si impegneranno nei prossimi giorni a diffonderla il più possibile nelle nostre comunita’ e parrocchie. La Luce sarà consegnata sabato 22 anche a Padre Sergey della comunità ortodossa russa , presso la Chiesa di San Faustino , come gesto di amicizia e condivisione tra le comunità cristiane .